William Preston: Un Pilastro della Tradizione Massonica

Nascita ed Educazione di un Intellettuale (1742-1760)

William Preston vide la luce ad Edimburgo il 7 agosto 1742. Figlio di un procuratore scozzese, fu incoraggiato sin dalla giovane età agli studi classici, dimostrando un talento particolare per il Latino e il Greco. Alla scomparsa del padre nel 1751, il giovane William fu affidato alle cure di Thomas Ruddiman, di cui era già segretario, e successivamente divenne apprendista presso lo stampatore Walter Ruddiman fino al 1760. Questi anni formativi gettarono le basi per la sua successiva carriera intellettuale.

L’Arrivo a Londra e l’Ingresso in Massoneria (1760-1764)

Nel 1760, grazie a una lettera di presentazione di Ruddiman, Preston si trasferì a Londra. Qui trovò impiego presso William Strahan, un altro stampatore scozzese che in seguito divenne anche politico nella Camera Comune Inglese. L’ingresso di Preston nel mondo della Massoneria avvenne probabilmente il 20 aprile 1763, quando fu iniziato nella Antient Grand Lodge of England, Loggia N.111. Tuttavia, insieme ad altri Fratelli, presto iniziò a frequentare una Loggia affiliata alla Gran Loggia d’Inghilterra. Questo periodo fu segnato da un avvicinamento alla Gran Loggia “moderna”, culminando, il 15 novembre 1764, nella trasformazione della Loggia 111 degli Antient nella Loggia Caledonia N.352, un evento che generò tensioni con la Antient Grand Lodge.

Un Contributo Notevole: La Raccolta e la Condivisione del Sapere Massonico

Il contributo di Preston alla Massoneria fu straordinario. Sin da subito si dedicò a una vasta opera di corrispondenza e di interviste con Massoni di tutta la Gran Bretagna e dell’Europa continentale. Questa instancabile ricerca gli permise di raccogliere una mole significativa di informazioni sui rituali e sulla formazione massonica del suo tempo. Forte di questa conoscenza, Preston creò e condivise lezioni sui primi tre Gradi Massonici, arrivando a proporre veri e propri corsi di dodici lezioni per Grado.

“Illustrations of Masonry”: Un’Opera Fondamentale

Il culmine del suo lavoro di codificazione e divulgazione fu la stesura della sua opera più celebre: “Illustrations of Masonry”. Questo testo, che conobbe ben dodici edizioni in inglese durante la vita di Preston e fu tradotto in diverse altre lingue, divenne un punto di riferimento essenziale per la comprensione della Massoneria del suo tempo.

Controversie e Vicissitudini (1774-1790)

La presentazione pubblica delle lezioni di Preston, organizzata a sue spese, fu un evento significativo. Tuttavia, la sua influenza crescente non fu esente da controversie. Due membri della Antient Grand Lodge of England, John Bottomley e John Noorthouck, lo affiliarono in contumacia alla loro Loggia nel giugno 1774. Poco dopo, Preston fu eletto Maestro Venerabile, un evento che suscitò il risentimento dei due “iniziatori”. Un episodio controverso fu la partecipazione di Preston e altri Fratelli della Antiquity a una processione con paramenti massonici nel dicembre 1777, un atto denunciato alla Gran Loggia come non autorizzato. Nonostante la sua difesa, Preston fu espulso dalla Gran Loggia nel 1779, insieme ai suoi sostenitori. La Loggia rimase divisa fino al 1790, quando, dopo le scuse di Preston, si riunificò sotto l’Antient.

Gli Ultimi Anni e l’Eredità di un Pioniere (1781-1818)

L’espulsione segnò un periodo di minore partecipazione di Preston alla vita massonica, con un periodo di “sonno” dal 1781 al 1786. Tornato in attività, fondò l’ordine di Harodim, che tuttavia declinò rapidamente intorno al 1800. Non si conoscono sue opinioni sul processo di unificazione tra la Antient Grand Lodge of England e la Premier Grand Lodge of England (che portò alla formazione della United Grand Lodge of England – UGLE).

Nonostante le vicissitudini, i contributi principali di Preston rimangono “Illustrations of Masonry” e le sue lezioni. Egli contribuì significativamente a spostare la Massoneria dai luoghi pubblici come pub e taverne verso edifici privati e dedicati, conferendole un carattere più celebrativo e rituale.

Nella speranza che il lavoro di Preston torni ad essere studiato dalla Massoneria Italiana per il suo valore storico e organizzativo, contestualizzando lo scritto ai tempi moderni e alle nuove sfide che la Massoneria mondiale deve affrontare.

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